Traduzione:
A inizio settembre, i Tokio hotel sono tornati a casina dopo una tournée americana estenuante. Prossima tappa: la registrazione del successore di "Zimmer 483". Appena prima che entrassero in studio, abbiamo chiacchierato per qualche minuto con loro per fare il bilancio di questi ultimi mesi. Ad ogni modo, Bill e Tom ci hanno parlato del loro prossimo album
Allora ragazzi, contenti di essere tornati a casa dopo il vostro lungo viaggio americano?
Bill: Sì, siamo molto contenti di aver rivisto casa nostra e le nostre famiglie... Ci è veramente piaciuto passare tutto questo tempo negli Stati Uniti, ma cominciavamo davvero ad avere nostalgia di casa. Un mese all'estero è tanto tempo .
Tom: Per quanto mi riguarda, mi spiace di non essere potuto rimanere là un po' più a lungo. Adoro gli Stati Uniti. Innanzitutto, per quanto riguarda l'abbigliamento, è davvero il t Ho fatto razzia di una marea di vestiti e di parecchi cappellini introvabili in Europa. E poi mi sento veramente a mio agio in grandi città come New York e Los Angeles. Là mi sono trovato benissimo.
Il vostro scopo era sfondare negli Stati Uniti. Credete di esserci riusciti?
Tom: Sinceramente, nessuno di noi quattro si aspettava così tante fan ai nostri concerti. Abbiamo sempre suonato a concerti sold out e il pubblico è fantastico come quello europeo. Credo che abbiamo adempiuto al nostro contratto. La missione è compiuta, in qualche modo (ride).
Georg: Abbiamo tutti al sensazione di essere riusciti a fare qualcosa di grande. Non credo che prima di noi un gruppo tedesco abbia riscosso un tale successo in USA.
Però possiamo considerare una piccola pecca per quanto riguarda il vostro successo americano: durante la vostra promozione, non avete venduto che 100.000 album, quando l'obiettivo era raggiungere i 500.000...
Bill: Hai ragione. Nonostante i nostri sforzi, "Scream" non ha scalato più di tanto le classifiche americane. Sinceramente, non so perché. Abbiamo fatto del nostro meglio per far scoprire la nostra al maggior numero di persone, ma è estremamente difficile accedere al mercato americano per gli artisti stranieri. Tuttavia, senza volerci vantare, arrivare a vendere 100.000 album per un gruppo tedesco è comunque una cosa grandiosa. Non siamo delusi da questo risultato.
Tom: Ciò che ci ha fatto più piacere è ricevere un MTV Video Music Award per il "Best New Artist" dell'anno. Non ce l'aspettavamo proprio dal momento che dovevamo competere con Miley Cyrus, Katy Perry o Taylor Swift, che sono assai più conosciute di noi là. Ricevere questo premio, è stato un vero shock. Può essere che quel giorno abbiamo ricevuto il premio più bello della nostra carriera. In più, devo dire che mi ha fatto davvero piacere vedere la faccia di Miley Cyrus quando i vincitori - ovvero NOI - sono stati annunciati (ride).
Non hai l'aria di amarla molto...
Tom: Da un lato, non sono fan di quello che fa e, in più, non ha nessuno dei criteri fisici che cerco in una ragazza. Ho detto tutto. (Ride)
Bill: Tom straparla come al solito! E' un fan sfegatato di "Hanna Montana", l'ho già beccato a vedersi gli episodi di nascosto (ride).
Tom: Stasera facciamo i conti. Di nascosto.
Quando eravate negli Stati Uniti, quante volte vi hanno chiesto da dove viene il nome del gruppo?
Bill (ride): Non lo so. 250 è il numero di interviste che abbiamo fatto là... Mi sembrava di essere tornato a 3 anni fa. Che orrore!
Tom: "Come siete venuti a contatto con la ", anche questa è una domanda a cui abbiamo dovuto rispondere spesso Bhè, ovviamente è parecchio irritante dover ripetere la stessa cosa per la milionesima volta. Ma questo ci rende umili: ci ricorda che non tutti ci conoscono. Ci fa bene rivivere la sensazione di ricominciare da zero o quasi Siamo un po' scesi dalle nuvole.
Georg: Sì, ma devo ammettere che è stata una gran seccatura. Pensavo che i giornalisti americani si informassero un po' meglio sull'argomento prima dei nostri incontri. Evidentemente no.
Se doveste ricordare un avvenimento che ha caratterizzato questo soggiorno, quale sarebbe?
Bill: Per me sarebbe senza dubbio una delle sessioni d'autografi che abbiamo organizzato in un negozio di dischi. E' sempre fantastico poter incontrare le nostre fan e ascoltare le storie che hanno da raccontarci. Questi incontri mi hanno ispirato parecchio per il nostro prossimo album
Tom: Io mi ricordo soprattutto della volta in cui due fan sono riuscite ad entrare nella mia camera d'hotel mentre mi accingevo ad entrare nel letto. Non ho la benché minima idea di come siano riuscite a trovarci Comunque devo dire che è stata una sorpresa piuttosto piacevole. Ma non voglio raccontarvi il seguito, ve lo lascio immaginare (ride).
Ora parliamo di cose serie come la preparazione del vostro terzo album. A che punto siete esattamente?
Tom: Stiamo giusto per andare in studio. Inutile dire che siamo concentrati al 100% su questo nuovo progetto. E' il motivo per cui non sentirete sicuramente molto parlare di noi nei prossimi mesi
Bill: Siamo consapevoli che si tratta di una delle tappe più importanti della nostra carriera. La pressione è enorme, ma cerchiamo di non pensarci troppo. Il nostro obiettivo è fare in modo che quest'album sia semplicemente il migliore che abbiamo mai registrato.
Cosa possiamo aspettarci a livello di sound?
Tom: L'idea è di fare canzoni che sorprendano le nostre fan e di mostrare loro un lato di noi che probabilmente non conoscono. Non vogliamo dormire sugli allori e registrare un "Zimmer 483"-bis. L'idea è di rischiare un po' di più, pur mantenendo la nostra identità
Bill: Vogliamo anche che i nostri testi siano più personali. Questo, almeno, è lo sforzo che sto facendo. Tutto ciò che ho vissuto nel corso dell'anno trascorso mi ha ispirato tantissimo e ho riempito di parole interi quaderni.
Se il terzo album vendesse meno dei due precedenti, vi preoccupereste per il proseguo della vostra carriera?
Bill: So che farebbe piacere ad alcuni se finissimo con il nostro terzo album. Il successo non ci ha attirato simpatie, proprio il contrario Ora non ci spacchiamo la testa su questo. Come ho detto, faremo il miglior album possibile, E se vende meno di "Schrei" e "Zimmer 483", sinceramente non sarà la fine del mondo
Tom: Nessun gruppo può restare eternamente al top e ne siamo consapevoli. Per il momento, la nostra carriera sembra una storia da favola, è addirittura troppo bella per essere vera. I momenti duri li incontreremo sicuramente. Ma, qualsiasi cosa accadrà, abbiamo una tale passione per la che non smetteremo mai di farla, questo è certo.
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